Anche il calcio femminile non risparmia le aggressioni alle arbitro. Anche in un match del campionato under 15. Durante la partita di calcio a 11 fra Real Meda-Rivanazzanese, come riporta il Giorno, due uomini, uno degli allenatori e un tifoso, hanno aggredito fisicamente e verbalmente l’arbitro, una giovane donna di 16 anni.
Il tutto scaturisce quando, sul risultato di 1-1, l’arbitro decide di procedere al triplice fischio. Ma proprio al secondo dei tre, una giocatrice del Meda conclude in porta e segna. Istintivamente la direttrice di gara decide di convalidare la rete generando l’ira della squadra avversaria e dei tifosi. La giovane fischietto, della Sezione Aia di Saronno, viene assalita dall’allenatore ospite che le inveisce contro e le mette le mani addosso. La strattona e la spinge. Lei, sconvolta e spaventata, cerca di ripararsi. Insieme al tecnico, anche un genitore che ha scavalcato la recinzione le arriva vicino e tenta di raggiungerla. A questo punto, secondo Il Giorno, l’arbitro 16enne decide di annullare il gol, forse per paura di conseguenze peggiori. Il padre della direttrice di gara è stato costretto a chiamare i carabinieri.
“Non era assolutamente mia intenzione fare del male e neppure spaventare l’arbitro. Volevo solo richiamare la sua attenzione e chiederle spiegazioni per la sua decisione. Il mio errore è stato solo quello di metterle una mano su un braccio: avrei dovuto parlarle con le mani dietro la schiena”. Lo ha detto all’ANSA Paolo Bottazzi, 35 anni, allenatore della under 15 femminile della Rivanazzanese, squadra del comune di Rivanazzano Terme (Pavia), in Oltrepò Pavese.
In pochi mesi, quattro, questa è la seconda aggressione subita da una direttrice di gara.