È di 32 morti e 40 feriti il bilancio dell’attentato kamikaze avvenuto questa mattina in una scuola a ovest di Kabul. Il centro colpito è frequentato da studenti di etnia hazara, e secondo quanto rivelato da una fonte locale alla Cnn, molte delle vittime dell’esplosione sarebbero giovani donne. L’aggressore ha sparato alla guardia dell’istituto, poi ha preso d’assalto l’aula e fatto detonare la sua cintura esplosiva tra gli studenti.
“Le squadre di sicurezza hanno raggiunto il sito, la natura dell’attacco e i dettagli delle vittime saranno resi noti più tardi”, ha twittato il portavoce del ministero degli Interni Abdul Nafy Takor, aggiungendo che “attaccare obiettivi civili dimostra la crudeltà disumana e la mancanza di standard morali del nemico”.
La strage è avvenuta nel quartiere di Dasht-e-Barchi, un’area a maggioranza musulmana sciita dove vive la comunità minoritaria Hazara, teatro di alcuni degli attacchi più mortali in Afghanistan. Gli hazara sciiti dell’Afghanistan hanno subito persecuzioni per decenni, sia da parte dei Talebani che del gruppo dello Stato Islamico, considerati da entrambi eretici.