Oltre 11 milioni di euro evasi su 847 controlli effettuati dalla Guardia di finanza. A quanto pare soltanto il 35% degli studenti fuori sede a Roma può vantare un contratto d’affitto regolare. Per questo le Fiamme gialle in collaborazione con il Campidoglio, Laziodisu – l’ente regionale per il diritto agli studi universitari del Lazio – e le tre università romane (Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre) hanno deciso di lanciare l’iniziativa “Studia e vivi a Roma”, un patto anti evasione che si propone due obiettivi specifici: da un lato quello di smascherare i proprietari immobiliari disonesti, che non pagano le tasse sfruttando la situazione di necessità degli studenti, dall’altro quello di fornire ai ragazzi tutte le informazioni necessarie per evitare i rischi legati al mercato nero degli affitti e conoscere agevolazioni, benefici ed opportunità.
Come quella offerta dal vademecum “Studia e vivi a Roma”. Il Comune di Roma ha infatti stanziato un fondo di sostegno per tutti quelli che decideranno di denunciare gli abusi, in modo da non doversi trovare poi in difficoltà.
“Spesso si ha timore di denunciare per paura di incorrere in spese e per lo stress psicologico che causa il percorso giuridico – ha dichiarato il sindaco, Ignazio Marino, presente alla conferenza – ma c’è una legge che garantisce allo studente che denuncia un affitto regolare di quattro anni, più altri quattro. Marino ha poi proseguito: “Con questo fondo aiutiamo gli studenti a rientrare nella legalità senza alcun costo. Si tratta di un’esperienza positiva già percorsa dalla Regione Toscana».
L’opuscolo con tutte le informazioni per trovare casa in modo legale sarà messo on line e distribuito a breve, inoltre la Guardia di finanza ha anche creato una casella di posta elettronica, helpaffitti.roma@gdf.it, attraverso la quale è possibile segnalare i nomi dei proprietari furbetti.
I prezzi degli affitti in nero a Roma possono andare dai 300 ai 5050 euro al mese e spesso le condizioni di vita all’interno dell’appartamento sono a dir poco precarie. Arredamenti fatiscenti e camere condivise dove si hanno a disposizione pochissimi metri quadri. Tra i casi denunciati dalla Guardia di finanza quello di un ottantenne, proprietario di 41 appartamenti fra Tor Vergata e Ardea per un valore di 12 milioni di euro. L’anziano ha detto di essersi dimenticato per quasi un decennio (dal 2002 al 2011) di segnalare un imponibile pari a quattro milioni di euro, evadendo l’imposta di registro sui contratti di locazione per oltre 35cinquemila euro.
Manuela Moccia