L’Australia ha sospeso tutti i voli del Boeing 737 Max 8 ed anche la coereana Eastar Jet e l’argentina Aerolineas Argentinas hanno deciso di lasciare a terra questo modello di velivoli, lo stesso precipitato due giorni fa in Etiopia, causando la morte di 157 persone, di cui 8 italiane.
Boeing ha affermato che procederà ad un aggiornamento del software dell’intera flotta, intanto ieri la società è affondata a Wall street, con un calo del 12,80%, il peggiore dal 2001.
L’annuncio della sospensione di tutti i voli australiani che coinvolgevano questo modello è arrivato poche ore dopo che Fedaral Aviation Administration statunitense aveva dichiarato di essere intenzionata a chiedere alcuni cambiamenti riguardanti l’aereo in questione.
Per il modello di Boeing incriminato divieto di ingresso e uscita anche da Singapore disposto dall’autorità dell’aviazione civile. La sospensione decisa riguarderà SilkAir, un vettore regionale interamente di proprietà di Singapore Airlines che ha sei Boeing di questo tipo. Ieri un team di quattro tecnici della divisione del ministero dei trasporti di Seul ha preso la decisione su base volontaria, pur non avendo riscontrato nessun problema sugli aeromobili.
Medesima decisione per la Eastar Jet e l’Aereolineas Argentinas. La prima, una compagnia aerea low cost sudcoreana, ha sospeso le operazioni dei suoi due Boeing. La seconda ha disposto un “riposo obbligato” per i suoi cinque velivoli Boeing 737 Max 8. L’Associazione dei piloti di linee aeree (Apla) aveva reso noto che gli equipaggi si sarebbero rifiutati di salire a bordo di quei velivoli.
Per l’agenzia europea competente in materia è invece ancora presto per prendere una decisione. Oltre alla strage di ieri di Nairobi cinque mesi fa un aereo di questo tipo era precipitato in Indonesia.