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HomeCronaca Addio a Massimo Fagioli, guru dell’analisi collettiva. Muore a Roma a 85 anni

Addio a Massimo Fagioli
guru dell'analisi collettiva
muore a Roma a 85 anni

Autore di un grande capolavoro teorico

che ribalta i saperi sulla mente umana

di Giulia Turco14 Febbraio 2017
14 Febbraio 2017

Camicie e bretelle colorate, capelli arruffati e barba incolta. Una parlata lenta, quasi ipnotica, ma sofisticata, di chi ha alle spalle saggezza e cultura. È morto ieri a 85 anni Massimo Fagioli, psicanalista controverso, da molti ricordato come una delle più grandi menti del suo tempo. “Un genio assoluto”, dice chi lo ha conosciuto. Nato a Monte Gilberto, in provincia di Ascoli Piceno, ha dedicato la sua vita alla psicanalisi e alle teorie antifreudiane, che definiva “fregnacce”.

Dopo la laurea in neuropsichiatria ha iniziato a praticare la professione nei manicomi, prima a Venezia, nell’isola di San Clemente, e poi all’ospedale psichiatrico di Padova. Erano gli anni Sessanta, quando quelle ricerche lo hanno portato in Svizzera, nella clinica Bellevue di Binswanger a Kreuzlingen. Tornato in Italia poi, si è duramente scontrato con la Società italiana di psicoanalisi, decidendo infine di fondare la sua scuola personale.
Al 1970 risale il suo testo fondamentale, “Istinto di morte e conoscenza”, tradotto in diverse lingue e che gli ha fornito notorietà negli ambienti scientifici internazionali.

Sabato 18 febbraio, dalle 10, l’ultimo saluto nella capitale in via Roma Libera 23, dove per anni Massimo Fagioli ha tenuto i suoi seminari di Analisi collettiva, le affollate e controverse sedute di psicoterapia di gruppo.

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