“Cucù ed Equitalia non c’è più dal primo luglio” ha affermato Renzi in un acceso confronto con Lucia Annunziata ieri sera nella trasmissione “In ½ ora” su Rai3. Ad animare la discussione è stata la decisione di “smantellare” Equitalia, prevista nel decreto fiscale che accompagna la manovra di bilancio. Il nodo centrale è la “rottamazione” delle cartelle esattoriali che riguarderà sia le multe stradali che l’Iva sui consumi. Per prendere parte a questa “definizione agevolata”, ossia la possibilità di pagare le cartelle senza gli interessi di more e le sanzioni, bisognerà pagare entro tre mesi e i versamenti potranno essere distribuiti su quattro rate fino a inizio 2018.
Anche le cartelle riguardanti le multe stradali non pagate potranno essere soggette a tale “definizione”, ma le sanzioni resteranno in quanto penali amministrative “per violazione del codice della strada”. In poche parole, il vantaggio sarà relativo agli interessi e alle maggiorazioni previste per tardato pagamento.
Entrando nei dettagli, scopriamo che tali benefici verranno meno qualora le rate previste venissero pagate parzialmente, in ritardo o non venissero pagate affato. Anche i contribuenti che stanno pagando in rate potranno aderire alla “definizione agevolata”, ma essa riguarderà solo il debito residuo sul capitale, ossia quanto ancora resta da pagare. Inoltre il contribuente dovrà rinunciare ad eventuali ricorsi relativi alla cartella che sta pagando. Non verranno portate avanti altre “azioni esecutive” da parte del fisco, escluse le operazioni già scattate.
In sintesi, la “rottamazione” non avrà valore né sulle multe né su qualsiasi tipo di sanzione pecuniaria conseguente condanne penali. Anche le somme che derivano da sentenze di condanna della Corte dei conti o le multe Ue (in quanto considerate “aiuti di stato”) non vengono considerate dalle agevolazioni previste. Resta fuori anche l’Iva all’importazione.