Da questa mattina Ennio Morricone riposa in una tomba del cimitero Laurentino di Roma. Il suo corpo è stato trasportato oggi dopo i funerali, celebrati in forma privata ieri sera alle 19 nella Cappella più grande del Campus Biomedico: lì il compositore e premio Oscar si era spento nella notte. Alla tumulazione, stamani alle 10, erano presenti solo la moglie Maria, i figli e i nipoti. Morricone non possedeva una tomba di famiglia, secondo quanto riporta l’Ansa, e attualmente è stato tumulato in una tomba di un parente. Intanto, sui muri di Trastevere è apparso un murales in suo onore.
Il meraviglioso murales per ricordare Ennio Morricone fatto da Harry Greb a Trastevere, dove il Maestro era nato nel 1928. pic.twitter.com/gB1gqXK1Og
— Nadia Rizzo (@nadiarizzo1210) July 7, 2020
Nonostante il Maestro non volesse, come si legge dal necrologio che ha scritto di suo pugno (Io, Ennio Morricone, sono morto), ieri sera una piccola folla composta ha riempito la cappella più grande del Campus Biomedico. Accanto alla moglie Maria, ai figli Andrea Marco, Alessandra, Giovanni e agli amici fraterni, c’era, racconta il suo amico Giorgio Assumma, una piccola folla commossa e composta da quaranta, cinquanta persone.
Una cerimonia commovente con le parole della preghiera degli artisti e, soprattutto, con le note di Mission: questa, tra le centinaia di colonne sonore composte per il cinema, era forse, insieme con i temi scritti per i film di Giuseppe Tornatore, una delle più care al compositore. Legatissimo al Maestro, lo stesso regista di Nuovo Cinema Paradiso è rimasto sempre lì, silenzioso e commosso, vicino alla vedova.
“A lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare.- aveva scritto Morricone – A Lei il più doloroso addio”.