L’Unione Europea ha approvato l’abolizione delle tariffe per il roaming, che sarà effettiva dal prossimo 15 giugno. Durante la notte, infatti, è stato raggiunto un accordo tra il Parlamento, il Consiglio e la Commissione sui prezzi all’ingrosso che i vari operatori telefonici si applicano tra di loro, per offrire appunto i servizi di roaming.
Le tariffe all’ingrosso saranno il 90% più basse rispetto a quelle in vigore attualmente, con il tetto massimo che scenderà – già questa estate – da 50 a 7 euro a Gigabyte, per poi diminuire costantemente nel corso degli anni. Si prevede, infatti, un prezzo finale, da raggiungere il 1° gennaio 2022, di 2,5 euro a GB. La Commissione Europea, dunque, rivedrà le tariffe ogni due anni circa, per poter formulare, di volta in volta, proposte aggiuntive e modifiche in corso che si ritengono eventualmente necessarie. In una vera e propria tabella dei prezzi – nella quale mancava appunto solo il tariffario del traffico dati – le telefonate a voce costeranno 0,032 euro al minuto, mentre gli sms appena 0,01 euro.
L’accordo – che deve comunque essere approvato definitivamente dagli Stati membri e dal Parlamento – consentirà alle aziende di investire nelle nuove reti all’avanguardia (il 5G), che dovrebbero garantire a tutti i cittadini europei una connessione stabile dappertutto. Nonostante il drastico calo delle tariffe all’ingrosso, gli operatori dei Paesi visitati avranno comunque la possibilità di ammortizzare i costi, senza aumentare i prezzi al dettaglio.
Il Commissario europeo per il mercato unico digitale, Andrus Ansip, ha affermato che questo accordo rappresenta «l’ultimo pezzo del puzzle. Dal 15 giugno – ha aggiunto – gli operatori potranno comunque competere per fornire le offerte più attraenti per i loro mercati nazionali». Su twitter la soddisfazione di Miapetra Kumpula-Natri, l’europarlamentare del partito socialdemocratico finlandese che ha condotto la trattativa sulla normativa in rappresentanza del Parlamento europeo: «Goodbye roaming», ha commentato con ironia.