“Fare 13” è stato a lungo il sogno di tutti gli italiani, ma d’ora in poi non lo sarà più. È il momento di dire addio a Totocalcio, Totogol e il 9. Con un emendamento dei relatori alla manovra Paolo Tosato della Lega Nord e Gianmauro Dell’Olio del Movimento 5 Stelle, non ancora votato in commissione Bilancio al Senato, potrebbero essere riformati i “concorsi pronostici sportivi”. Per rilanciare questa tipologia di gioco “che non comporta rischi connessi al disturbo da gioco d’azzardo” si prevede un unico prodotto, con l’aumento delle possibilità di vincita.
La schedina è nata nel 1946 da un’idea del giornalista Massimo Della Pergola e ha fatto parte della storia del Paese grazie a vincite da sogno, come i cinque miliardi e mezzo di lire vinti nel 1993 a Crema. In quel periodo ci fu il picco delle giocate, mentre, ormai da anni, la schedina è stata rimpiazzata nelle preferenze degli italiani. I sogni milionari si affidano alle giocate online o ai centri scommesse, soprattutto quelli dei giovani che spesso neanche conoscono le regole del Totocalcio. La schedina, negli ultimi dieci anni, ha visto crollare i propri incassi da oltre 210 milioni di euro a poco più dei 17 attuali.
Il nuovo concorso a premi, di cui devono ancora essere studiate tutte le caratteristiche, sarà promosso e potrà essere sponsorizzato, in deroga ai divieti del decreto dignità sulla pubblicità del gioco d’azzardo. La gestione passerà al nuovo ente pubblico “Sport e Salute” che con la manovra è chiamato a sostituire l’attuale Coni servizi. L’intervento normativo risponde alla logica del governo di supportare, nell’ambito del mercato dei giochi, quelle tipologie che presentano l’assenza di rischi legati al fenomeno del disturbo da gioco d’azzardo.