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HomeSpettacoli Bertolucci, l’addio a un genio del cinema

Addio a Bernardo Bertolucci
maestro del cinema italiano
premio Oscar nell'88

Lo scandalo di Ultimo tango a Parigi

l'affermazione con L'Ultimo Imperatore

di Patrizio Ruviglioni26 Novembre 2018
26 Novembre 2018

A37-19971110-MILANO-SPE: CINEMA: BERTOLUCCI GIRERA' A NAPOLI NUOVO FILM. Il regista Bernardo Bertolucci risponde alle domande dei giornalisti oggi al teatro Ciak di Milano in occasione dei festeggiamenti per i 25 anni del suo " Ultimo tango a Parigi " . DANIEL DAL ZENNARO/ANSA/TO

Regista, poeta, documentarista, e in generale nome di spicco e vanto del cinema d’autore italiano nel mondo: si è spento nella notte Bernardo Bertolucci. L’ha reso noto Repubblica durante le prime ore di stamattina, e in un attimo la notizia è arrivata ovunque. Stimato a Roma come a Hollywood, il parmense aveva settantasette anni, gli ultimi dei quali segnati dalla malattia, e lascia ai posteri un’eredità enorme di film iconici, che hanno segnato in maniera decisiva lo sviluppo del cinema della seconda metà del secolo scorso, con titoli come “Ultimo tango a Parigi” e “Novecento”.

Figlio del poeta Attilio, Bertolucci, si fece notare già a vent’anni, quando con il componimento “In cerca del mistero” vinse il Premio Viareggio. Da lì, le grandi amicizie con Elsa Morante, Moravia e soprattutto Pasolini, che gli farà scoprire il cinema prima come sceneggiatore e poi direttamente dietro la cinepresa, con “Accattone” (1961), anticamera al suo esordio da regista direttamente in prima persona dell’anno successivo con “La commare secca”.

“A Pier Paolo devo tutto”, dirà negli anni successivi, a riprova di quanto Pasolini e la telecamera fossero stati fondamentali per la sua carriera, vasta ma indubbiamente più di tutto legata al grande schermo. Italiano e internazionale, elitario e popolare, il suo cinema saprà raccontare – con piglio introspettivo e individualista – cinquant’anni di umanità messa a dura prova dalla violenza degli eventi. “Ultimo tango a Parigi”, 1972, farà accenderà sulla sua opera i riflettori di tutto il mondo, con relative reazioni scandalizzate per il taglio di ribellione erotica alla morale dominante della pellicola e la feroce post-modernità dei suoi valori. “L’ultimo imperatore”, quindici anni dopo, rappresenterà il punto di svolta nella carriera internazionale di Bertolucci,  con ben nove premi Oscar a celebrare una regia e una sceneggiatura ineguagliabili.

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