Oggi si chiudono le offerte per l’acquisizione dell’Alitalia. Il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha affermato nei giorni scorsi, al Sole 24 Ore, di voler creare una nuova compagnia che vede la partecipazione delle Ferrovie dello stato, dalla Cassa Depositi e Prestiti e con la partecipazione statale del 15%.
Ieri il Consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato ha deliberato di presentare l’offerta per l’acquisto dei rami d’azienda delle società Alitalia-Società Aerea Italiana e Alitalia Cityliner. La società ha però vincolato la proposta alla richiesta di un coinvolgimento, nella fase successiva, di altri partner: una compagnia aerea straniera e altre società pubbliche per detenere la quota tra il 51% e il 60%. Se questa condizione verrà a mancare, l’offerta di Ferrovie dello Stato decadrebbe.
Lufthansa, uno dei possibili partner internazionali, ha rifiutato di essere coinvolta nel progetto italiano. “Una partnership con Alitalia è ancora possibile” ma “non saremo interessati ad essere co-investitori con il governo in una compagnia che ha bisogno di essere ristrutturata”, ha dichiarato l’amministratore delegato Carsten Spohr. Allo stesso modo il presidente Acri, fondazione di Cassa depositi e prestiti, Giuseppe Guzzetti, ha ribadito il “no”, affermando che la Cdp non può essere il pronto soccorso che interviene nelle società in crisi. Così anche il rifiuto di Leonardo di Eni che smentisce l’ipotesi di ingresso nella compagnia.
“Non voglio salvare Alitalia, voglio rilanciarla”, ha dichiarato oggi Di Maio a Torino. Non si è sfilato nessuno, la partecipazione di partner industriali sarà fondamentale. Nei prossimi giorni avremo modo di rivedere tutte le offerte che sono arrivate”. Ma soprattutto, si definisce “tranquillissimo perché oggi abbiamo già avuto tante offerte. Costruiremo il piano industriale”. Oggi il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, afferma che quella su Alitalia è “una partita importante e delicata, siamo molto fiduciosi su Fs”.