ROMA – L’accordo tra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi, al momento, non si farà. Il pessimismo che circolava in questi giorni viene confermato dalle parole dei vari attori in scena, a partire dal consigliere per la sicurezza americana, Jake Sullivan, secondo cui l’intesa sui prigionieri rapiti a Gaza “non è dietro l’angolo”.
Hamas chiede il rilascio di più ostaggi e la tregua permanente
“Adesso – ha sottolineato Sullivan – la palla è nelle mani di Hamas”, che dovrà decidere come muoversi. L’organizzazione islamista, nel frattempo, prende tempo e chiede la liberazione di un maggiore numero di ostaggi palestinesi in mano a Israele. La risposta arriva direttamente dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha avvertito: “Non dobbiamo raggiungere un’intesa ad ogni costo”.
Il segretario Usa Blinken in Medio Oriente
Il segretario di Stato americano Antony Blinken, che ha avuto un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri britannico, David Cameron è atteso in Medio Oriente. Oggi a Riad, capitale dell’Arabia Saudita, poi in Qatar, Egitto, Israele e Cisgiordania. Il segretario di Stato insisterà affinché aumenti la consegna di cibo, acqua e medicine nella Striscia di Gaza, dove la situazione umanitaria è stata definita disastrosa dalle Ong.