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Flop del “campo largo” del centrosinistra

Regionali in Abruzzo
Marsilio vince con il 53,5%
Flop del "campo largo"

Giorgia Meloni esulta sui social

"Non tradiremo la fiducia"

di Lorenzo Sivilli11 Marzo 2024
11 Marzo 2024
Regionali Abruzzo

Il candidato di centrodestra Marco Marsilio festeggia dopo la vittoria | FOTO ANSA

PESCARA – L’Abruzzo resta nelle mani del centrodestra. Marco Marsilio, il presidente uscente voluto da Giorgia Meloni, vince con il 53,5% di preferenze e smonta il “campo largo” del centrosinistra. Luciano D’Amico, candidato del Movimento 5 Stelle, si ferma al 46,5%, mettendo un freno all’ondata positiva scaturita dalla vittoria in Sardegna del 25 febbraio scorso e cavalcata da Elly Schlein e Giuseppe Conte.

Le reazioni del centrodestra

“È stata scritta una pagina di storia – ha esultato Marsilio dopo la vittoria – negli ultimi trent’anni mai nessun presidente era stato riconfermato”. Un traguardo che solleva il morale di Fratelli d’Italia, il partito che si attesta al 24% dei voti, e allenta le tensioni della premier Giorgia Meloni. “È andata a dormire tranquilla e felice”, ha detto ironicamente Marsilio. Meloni, sui social, esprime tutto il suo entusiasmo: “È per noi motivo d’orgoglio che i cittadini abruzzesi abbiano voluto continuare a dare fiducia al centrodestra – scrive – “non la tradiremo”.

La premier ha poi aggiunto: “Non conta quanto il campo largo è largo ma quanto è coeso”. Commenti positivi arrivano anche da Lega, che sprona ad andare “avanti con il buongoverno”, e Forza Italia che, come annuncia il ministro Antonio Tajani, “ora punta a superare il 10% alle europee”. I due partiti,  seppur dietro al Partito Democratico, conquistano rispettivamente il 13,2% e il 7,6% delle preferenze. 

Il futuro del “campo largo”

A congratularsi con il neo eletto presidente di Regione è anche lo sfidante Luciano D’Amico, con una chiamata dopo lo spoglio definitivo: “Gli ho augurato buon lavoro – ha detto in conferenza stampa questa mattina – assicurando che faremo un’opposizione che possa essere d’aiuto per realizzare progetti e programmi”. Dalla coalizione che l’ha sostenuto arrivano parole di conforto, come i complimenti telefonici di Giuseppe Conte: “Gli auguro buon lavoro come capo dell’opposizione”. L’eventualità di ripetere “l’assalto” sardo è fallita e il “campo largo” vacilla ma non crolla. “Continueremo a batterci per un’alternativa – ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein – unendo le forze siamo in grado di competere”. 

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Il candidato di centrosinistra Luciano D’Amico nell’istante della votazione | FOTO ANSA

Il nodo dell’affluenza

A pesare su entrambi gli schieramenti è stato il drastico calo di affluenza alle urne. Un dato, definito grave da Pd e M5S, del 52,2% rispetto al 53,11% del 2019, che ha causato non poca tensione a Giorgia Meloni. Alla fine lo spettro di un epilogo simile a quello avvenuto in Sardegna non si è verificato ma, per D’Amico, si tratta in ogni caso di una “sconfitta bruciante di entrambe le coalizioni”. L’unità è la chiave determinante in vista del prossimo appuntamento delle regionali in Basilicata, previste per il 21 e 22 aprile. Mentre il centrodestra sembra aver trovato un accordo con il nome di Vito Bardi, il “campo largo” è ancora di fronte a una rosa di nomi da scegliere.

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