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“Abbiate speranza, anche se non è facile” così Francesco parla ai fedeli

di Elisa Mariella07 Aprile 2014
07 Aprile 2014

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Davanti a 70 mila fedeli raccolti ieri a Piazza San Pietro, Papa Bergoglio ha ricordato a tutti il dramma del terremoto che, cinque anni fa, ha portato all’Aquila orrore, dolore e morte. Dopo l’Angelus della domenica, Papa Francesco ha espresso vicinanza alle milioni di persone colpite dal dramma del terremoto, regalando le sue preghiere alle vittime, auspicando che queste possano intraprendere un percorso di resurrezione che dia loro pace e serenità. “Che vivano per sempre nella pace del Signore – ha aggiunto fra gli applausi della folla -, in questo momento vogliamo unirci a quella comunità che ha tanto sofferto, che ancora soffre, lotta e spera, con tanta fiducia in Dio e nella Madonna.”

Dopo la preghiera mariana, Francesco ha ricordato ai fedeli che lunedì prossimo si terrà in Ruanda la commemorazione del XX anniversario dell’inizio del genocidio perpetrato contro i Tutsi nel 1994 e ha dedicato una preghiera anche alle vittime del virus Ebola, che sta colpendo la Guinea e i Paesi confinanti. “Che il Signore sostenga gli sforzi per combattere questo inizio di epidemia e per assicurare cura e assistenza a tutti i bisognosi”, ha detto il Pontefice. Al termine dell’Angelus, Francesco ha poi voluto fare un regalo alla folla che lo ascoltava dalla piazza: decine di migliaia di copie tascabili del Vangelo distribuite gratuitamente, in appositi chioschi montati per l’occasione in vari punti della piazza. “Oggi si può leggere il Vangelo anche con tanti strumenti tecnologici – ha detto il Papa -. Si può portare con sé la Bibbia intera in un telefonino o in un tablet ma l’importante è leggere la Parola di Dio, con tutti i mezzi”.

Una visita anche alla chiesa di San Gregorio Magno nel quartiere romano della Magliana, dove Francesco è stato accolto (alle 16 del pomeriggio di ieri) da una folla festosa che lo ha salutato con tante bandierine colorate, salendo sui tetti dei palazzi per poterlo vedere. Il Papa ha infine concluso la sua visita incontrando i giovani della parrocchia di San Gregorio, nel campo sportivo dove erano radunati ad attenderlo. Ai ragazzi che lo hanno salutato con un grande poster colorato (una barca piena di bambini, un mare agitato e Bergoglio  a fare da “capitano” alla prua), il Pontefice ha detto: “Si può vivere senza speranza? No, non si può vivere bene. Se non hai speranza – ha spiegato – andrai avanti senza un orizzonte. La speranza ci spinge a essere creativi, è un dono di Dio.”

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