Sono oltre 102mila le firme già raccolte da Carlo Gugliemo Vitale su Change.Org. Il giovane 31enne romano, affetto dalla sindrome di Duchenne, circa un mese fa ha lanciato un appello sulla nota piattaforma online per avere in formato elettronico i libri sulla formazione personale e l’aggiornamento professionale.
Qual è la sua storia? Come nasce questo appello?
“Mi sono laureato in Scienze politiche, nel frattempo ho iniziato a scrivere su un giornale, e sono diventato pubblicista. In seguito ho vinto un concorso pubblico e da diversi anni lavoro come impiegato. Recentemente ho ripreso a studiare per la seconda laurea in giurisprudenza e così mi sono reso conto che, nonostante diversi anni passati dalla prima laurea, la mancanza dei libri digitali ancora è un problema da risolvere”.
Ci spieghi meglio.
“Quando ho frequentato l’università la prima volta ancora riuscivo ad utilizzare i libri cartacei, ma purtroppo, a causa della mia malattia che è neurodegenerativa, adesso posso studiare soltanto sui libri elettronici. Gli e-book di manuali e monografie che dovrei leggere per gli esami sono difficilissimi da trovare”.
Ha provato a chiedere alle case editrici?
“Due non mi hanno neanche risposto e una è riuscita a inviarmi il libro in formato elettronico solo dopo aver allegato alla mia richiesta il tesserino dell’università. Ma è sembrato quasi che mi facessero un piacere, quando in realtà io chiedo soltanto che sia rispettato il diritto allo studio”.
La sua raccolta firme ha già trovato moltissime sottoscrizioni, se lo aspettava?
“Onestamente no, pensavo che ci sarebbe voluto molto più tempo per raggiungere un numero così alto di firme. Il successo è anche merito della piattaforma stessa che mi ha aiutato a diffondere l’appello a tutti i suoi iscritti. Sono davvero contento di questo numero, mi auguro che possa crescere ancora e che l’appello arrivi a chi può fare qualcosa”.
Dal Ministero al momento sono arrivate risposte?
“Al momento no, anche perché ufficialmente ancora il mio appello non è stato fatto recapitare in via ufficiale al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. Vorremmo poi inviarlo anche al ministro delle Politiche familiari e della disabilità Lorenzo Fontana”.