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HomeCultura “A Visual Protest”, Banksy in mostra al Mudec di Milano

"A Visual Protest"
Banksy in mostra
al Mudec di Milano

Prima esposizione pubblica in Italia

anche un gelato per celebrare l'artista

di Flavio Russo21 Novembre 2018
21 Novembre 2018

A woman view s at the artwork "A visual protest. The art of Banksy" on display as part of the exhibition displayed at Mudec Museum in Milan, Italy, 20 November 2018. The exhibition runs from 21 November to 14 April 2019. ANSA / MATTEO BAZZI

Banksy, l’artista più conosciuto dei nostri giorni e meno istituzionalizzato del panorama culturale, è in mostra da oggi con “A Visual Protest: The Art of Banksy”, al museo Mudec di Milano.

L’esposizione inevitabilmente ha carattere non ufficiale, dal momento che sono note le critiche che spesso e volentieri Banksy muove dai suoi canali social alle retrospettive che gli vengono dedicate. Si tratta di un percorso monografico in cui si può ripercorrere la ‘protesta visiva’ dell’artista senza volto, strutturata con “un impianto volutamente accademico”, come spiega il curatore della mostra Gianni Mercurio, che racconta la posizione di Banksy nel contesto generale della storia dell’arte.

Una sezione introduttiva immerge i visitatori nel contesto in cui Banksy portò avanti la sua ricerca artistica, dal Situazionismo degli anni ’50, ai lavori dei writers di New York degli anni ’70 e ’80, passando per l’opera di Andy Warhol, da cui Banksy ha preso a piene mani.

Il Mudec, il primo museo pubblico a ospitare una rassegna sull’artista britannico la cui identità è però ignota, raccoglierà circa 80 lavori tra dipinti, edizioni limitate e numerate, fotografie, video, copertine di vinili da lui disegnate e memorabilia provenienti tutte da collezioni private e certificate, che rispettano uno dei diktat della street art e cioè di non sottrarre opere alla strada o a luoghi pubblici, per rinchiuderle tra le mura dei musei.

Per l’occasione una gelatiera di Milano, ha creato un gelato prodotto con ingredienti che non sono stati rivelati, “misteriosi” esattamente come l’identità dell’artista, che rappresenta una delle opere più iconiche di Banksy. Ovvero la “Bambina con palloncino”, che poche settimane fa è stata battuta a un’asta di Sotheby’s per un milione di sterline, salvo finire semidistrutta da un congegno distruggi-documenti nascosto dall’artista nella cornice.

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