Si va verso la primavera inoltrata e, come ogni anno, arrivano puntuali gli Internazionali di tennis di Roma. Primo degli eventi stagionali sulla terra rossa (gli altri sono il Roland Garros e i Master di Montecarlo e Amburgo), giunge quest’anno alla 70esima edizione con un successo sempre crescente di pubblico. Un dato confermato dal Presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, che questa mattina, in conferenza stampa per presentare il torneo, ha precisato come, nonostante un aumento del costo dei biglietti, i tagliandi siano andati tutti esauriti in breve tempo.
Presente anche il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, grande appassionato di tennis che ha ricordato come da giovanissimo seguiva i successi del tennis italiano di Pietrangeli e Panatta e che oggi, grazie al buon lavoro svolto dalla federazione, gli Internazionali di Roma si possono considerare «il fiore all’occhiello del Paese». Ha poi promesso di adoperarsi in prima persona perchè il campo Centrale possa avere presto una copertura permettendo così lo svolgimento degli incontri anche in caso di pioggia.
Riguardo il torneo, che si svolgerà dall’11 al 19 maggio, confermate le novità introdotte lo scorso anno comela SuperTennis Arena, il nuovo campo aggiuntosi al Centrale e al Pietrangeli, e la formula del “Combine Event” che prevede gli incontri maschili e femminili nello stesso arco di tempo; rinnovata la partnership col canale digitale di Super Tennis che trasmetterà in diretta tutti gli incontri del tabellone femminile. Alla gara parteciperanno tutti gli atleti più importanti, dal numero 1 della classifica, Novak Djokovic, al favorito e sei volte campione qui a Roma, Rafa Nadal, ma ci saranno anche Federer e Murray. A tenere alti i colori azzurri penseranno Andreas Seppi e Fabio Fognini, anche se le maggiori speranze di successo sono riposte verso le nostre atlete Sara Errani e Roberta Vinci.
E in attesa che il torneo entri nel vivo, il prossimo 11 maggio il sorteggio si svolgerà nella prestigiosa cornice di Fontana di Trevi come confermato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
Domenico Cavazzino