Cinquantacinque anni fa, il 9 ottobre 1963, un’enorme frana si staccò dal Monte Toc, cadendo sul bacino artificiale del Vajont, provocando un’onda che travolse numerosi comuni, tra cui Erto e Longarone, al confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, e causando la morte di oltre 1.900 persone. La tragedia è stata ricordata oggi dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “L’Italia non dimentica le vite spezzate, l’immane dolore dei parenti e dei sopravvissuti, la sconvolgente devastazione del territorio i tormenti delle comunità colpite – le parole del capo dello Stato – Neppure può dimenticare che tante morti e distruzioni potevano e dovevano essere evitate. Il disastro sollecita un’assunzione di responsabilità delle istituzioni a tutti i livelli, della società civile e di scienziati e tecnici affinché gli standard di sicurezza siano sempre garantiti in ogni opera pubblica”. Mattarella ha anche annunciato che il Parlamento ha deciso di istituire, proprio il 9 ottobre, la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall’incuria dell’uomo”.
A 55 anni dal Vajont
il ricordo di Mattarella
"Tragedia evitabile"
La frana causò oltre 1.900 vittime
"Garantire sicurezza opere pubbliche"
09 Ottobre 201899