NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:20 del 22 novembre 2024

HomeCronaca A 30 anni dall’attentato alla Sinagoga Napolitano ricorda Stefano Gay Taché

A 30 anni dall’attentato alla Sinagoga Napolitano ricorda Stefano Gay Taché

di Francesca Ascoli10 Ottobre 2012
10 Ottobre 2012

Trenta anni fa l’attentato alla Sinagoga di Roma, commesso da un commando palestinese: due minuti di puro terrore dove furono ferite trentanove persone e dove perse la vita il piccolo Stefano Gay Taché, di soli due anni.

Quel 9 ottobre del’82, gli ebrei romani uscivano dal Tempio Maggiore, da Via Catalana, era Sheminì Atzeret, il giorno che sancisce la fine di Sukkot, la festa delle capanne e i bambini hanno appena ricevuto dai genitori una benedizione dedicata esclusivamente a loro. Un commando di un gruppo palestinese, composto da quattro terroristi , prima lanciò granate e  fumogeni , poi per coprire la fuga, sparò con delle mitragliette ad altezza d’uomo. Uno dei quei colpi feri mortalmente il piccolo Stefano Gay Talché. Quelle vittime ancora oggi, non hanno un colpevole: l’unico condannato in contumacia è Osama Abdel Al Zomar, arrestato in Grecia ed estradato e protetto in Libia dove continua a vivere tranquillamente.

Oggi il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che l’anno scorso ha manifestato l’intenzione di inserire il nome del piccolo Stefano nella lista delle vittime del terrorismo, partecipa alla commemorazione di quel tragico giorno.  La visita di Napolitano, segna un momento importante nella vita della Comunità Ebraica di Roma.

Sull’attentato dell’82 molti sono gli interrogativi ancora da chiarire. Come mai solo uno dei componenti del commando è stato condannato, quale sia l’identità degli esecutori, che tipo di aiuti hanno potuto trovare all’interno del paese e perché quel giorno non era presente il presidio fisso dei carabinieri.
Ma oggi le polemiche lasciano il posto al ricordo, alla memoria. La comunità ebraica si stringe intorno alle sue vittime. Sono presenti i maggiori esponenti della Comunità ebraica, alcuni superstiti di quel terribile evento e il fratello di Stefano, Gadiel Gay Taché, anche lui ferito dai colpi palestinesi.

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig