Sono ore difficili per Maurizio Sarri al Chelsea. Il tecnico toscano, reduce dalla pesante sconfitta interna in FA Cup con il Manchester United, che ha sancito l’eliminazione dei suoi dalla competizione, è stato preso di mira persino dai tifosi che ormai lo reputano il principale colpevole di questo crollo in classifica: cinque sconfitte nelle ultime dieci uscite stagionali pesano sulle sue spalle.
Domenica per lui potrebbe essere il giorno del giudizio. Il Chelsea affronterà, nella finale della Coppa di Lega, Il Manchester City, contro il quale un paio di settimane fa aveva subito un’autentica disfatta (6-0). Se vince, resta in panchina. In caso di sconfitta, il destino dell’ex allenatore del Napoli è già segnato: sarà esonerato. Il vice Gianfranco Zola è il principale candidato ma anche Newton e Paulo Ferreira sono nomi da non trascurare per la successione.
Maurizio Sarri è finito sotto accusa anche per la sua scarsa predisposizione a cambiare modulo e uomini in corsa, un’opzione a volte valida per scompaginare i piani degli avversari. I problemi per Sarri sono quindi tanti e da risolvere con la partita di domenica.
“Non è facile, stiamo provando a parlare con i giocatori ed evitare gli errori, correggendoli. Dobbiamo essere più aggressivi sia negli ultimi metri in attacco che nella nostra area in difesa. Abbiamo bisogno di un risultato che ci dia fiducia e poi di una serie di vittorie”. La prima è arrivata in Europa League con il Malmoe, contro cui ha vinto con un convincente 3-0. E sull’elasticità tattica ha aggiunto: “Il sistema non è un problema. So che se perdiamo dovrei mettere un attaccante e se vinciamo un difensore. Ma voglio vedere il calcio in un altro modo”.