L’Egitto, all’alba di oggi, ha eseguito nove condanne a morte per terrorismo. Nella gogna del boa sono finite le nove persone condannate per l’uccisione del procuratore generale egiziano Hisham Barakat. La massima autorità inquirente in Egitto infatti era stato ucciso con un’autobomba posteggiata vicino la sua abitazione ed esplosa al passaggio della sua auto mentre andava al lavoro il 29 giugno 2015.
Al Cairo, tra il 7 e il 13 febbraio, sono state già eseguite altre sei impiccagioni, sempre per uccisioni di stampo terroristico. Le prime tre relative all’uccisione del vicedirettore della Sicurezza di Giza, il generale Nabil Farrag, avvenuta durante i disordini dell’agosto 2013; le altre invece hanno visto condannati tre Fratelli musulmani, rei dell’uccisione del figlio di un giudice della Corte d’appello del Cairo nel settembre 2014.