All’elezione di Papa Francesco, primo pontefice extra europeo e gesuita., si sono susseguiti auguri e commenti dagli altri esponenti delle varie religioni del mondo.
Dal segretario ad interim del dipartimento del Patriarcato di Mosca, Dmitri Sizonenko, arrivano i primi commenti della chiesa ortodossa: “Il fatto che, Bergoglio, in Argentina fosse ordinario per i cattolici di rito orientale e che quindi sia in familiarità con il cristianesimo orientale, ci fa sperare che le relazioni tra le chiese cattoliche e ortodosse saranno ulteriormente sviluppatiee che Papa Francesco seguirà il corso di Benedetto XVI”, ha osservato. “La sorpresa è che il nuovo Papa è un gesuita e un devoto di San Francesco d’Assisi” e che “appena è stato annunciato il suo nome, ha chiesto innanzitutto di pregare per lui prima di benedire la folla”.
Anche il primate della Chiesa Anglicana, Justin Welby, auspica un futuro di collaborazione fra le due chiese “Non vedo l’ora di incontrare Papa Francesco e di lavorare con lui per mantenere l’eredità dei nostri predecessori”. Da oltreoceano arrivano anche gli auguri del gran imam Al Azhar Ahmed el Tayeb che, come annunciato all’Ansa dal consigliere diplomatico Mahmud Abdel Gawad, invierà oggi un telegramma al nuovo Vescovo di Roma. I rapporti fra il Vaticano e il mondo sunnita si erano interrotti due anni fa a seguito di alcune dichiarazioni di Benedetto XVI in merito alla condizione cristiana nei territori mediorientali.
Tornando in Italia, anche il Capo Rabbino della comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni, esprime “i migliori auguri a Jorge Mario Bergoglio eletto Papa Francesco I. Che possa guidare con forza e saggezzala Chiesacattolica per i prossimi anni. I rapporti della Chiesa conla Comunità Ebraicadi Roma e il dialogo con l’ebraismo- ha continuato- hanno compiuto dei passi importanti. La speranza è che si possa andare avanti il cammino nel segno della continuità e delle buone relazioni”.
E nel mondo cattolico particolarmente entusiasta il presidente ad interim Nicolas Maduro, convinto che Chávez, dall’alto dei cieli, abbia guidato lo Spirito Santo indicato la via ai Cardinali: “E’ stato Hugo Chávez – ha dichiarato ai giornali di Caracas – a chiedere a Dio che il nuovo Papa fosse sudamericano Chávez può convocare una costituente in cielo per cambiare la Chiesa nel mondo”.
Francesca Ascoli