Il 43° Congresso ordinario Uefa in corso stamattina a Roma è iniziato con una stretta di mano tra il presidente della Fifa Infantino e quello della Uefa Cefarin: quest’ultimo è stato riletto all’unanimità e resterà in carica fino al 2023. Nella sala del Cavalieri Hotel dove si è riunito il Congresso, l’organo di governo supremo della Uefa, erano presenti i massimi rappresentanti delle 55 federazioni affiliate alla UEFA.
“Cerchiamo di capire cosa dobbiamo fare insieme per recuperare il tempo perduto. Tutti noi abbiamo investito nello sviluppo del calcio e nell’obiettivo di trasferire questo sviluppo verso il resto del mondo”. Ha commentato Infantino.
Ma i rapporti tra Fifa e Uefa, in relazione ai piani per il futuro del calcio europeo e mondiale, restano tesi. Solo qualche giorno fa La Gazzetta dello Sport riportava il perpetuarsi del duello tra i due leader, Infantino e Cefarin, incapaci di trovare un punto d’intesa sui temi più urgenti: dal Mondiale per Club alla Global Nations League.
Sempre durante il Congresso è arrivata l’ultima stoccata del numero uno della Uefa a Infantino: “Dicendo alla Fifa che noi non concordiamo con le sue proposte sulla Global Nations League e sul Mondiale per club, dimostriamo rispetto nei suoi confronti e in quelli del calcio, lo sport che amiamo e vogliamo proteggere. Speriamo che la Fifa ci dimostri altrettanto rispetto ascoltando il nostro punto di vista”.
Infantino ha anche commentato le scelte del presidente della Federcalcio Gravina: “Caro Gabriele, non ascoltare le critiche gratuite di alcuni, hai preso le decisioni giuste e hai il nostro sostegno incondizionato per i provvedimenti che hai preso nella lotta contro il razzismo”.
Cefarin ha concluso il suo discorso sottolineando che finché lui e Andrea Agnelli saranno a capo delle loro rispettive organizzazioni “non ci sarà nessuna Superlega europea”.