In un consiglio dei ministri lampo è stato scelto Paolo Savona per la presidenza Consob. Dopo quasi cinque mesi, il governo ha selezionato il ministro degli affari Europei come successore di Mario Nava, l’alto funzionario della Commissione Ue obbligato a dimettersi a settembre per i ripetuti attacchi di Lega e M5S. Il premier Giuseppe Conte ricoprirà ad interim gli Affari europei.
Per Matteo Salvini il nome di Savona “è una garanzia”. Sulla legittimità della nomina di Savona, tuttavia, è dura l’opposizione. Le questioni sollevate riguardano due norme e il conflitto di interessi su Euklid, il fondo inglese “hedge fintech”. Savona ne era stato presidente e tuttora ne è socio.
Il Pd ritiene vengano violate la legge Frattini (2004) e la legge Madia (2014). La prima prescrive che “il titolare di cariche di governo” non possa ricoprire cariche o uffici o svolgere altre funzioni comunque denominate in enti di diritto pubblico. La seconda norma, invece, vieta la nomina di incarichi dirigenziali di amministrazioni pubbliche ai pensionati. Tali questioni verranno valutate dalle Commissioni di Camera e Senato con un parere non vincolante. Secondo Stefano Buffagni, sottosegretario del M5S agli Affari regionali, non esistono problemi di incompatibilità. “Sono state fatte tutte le verifiche del caso da parte degli uffici competenti della presidenza del Consiglio. Ci fidiamo” ha affermato in una intervista al Corriere della Sera.
Resta alta la tensione su un altro tema che sembra dividere la maggioranza: la presidenza dell’Inps. L’attuale presidente Tito Boeri è in scadenza e si deve trovare il successore. Sulla nomina non ci sarebbe intesa. I Cinque Stelle temono che la Lega rivendichi per sé la nomina, non tenendo fede all’accordo che prevedrebbe l’arrivo di una persona gradita ai pentastellati.