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HomePolitica Tav, dossier a Parigi sui costi dell’opera
Nuovo botta e risposta Salvini-Di Maio

La Tav alimenta lo scontro
Costi superiori ai benefici
nel dossier inviato a Parigi

Polemico Salvini: "Io non l'ho letto"

Di Maio lo rassicura: "Neanche io"

di Chiara Capuani06 Febbraio 2019
06 Febbraio 2019

Lavori per la linea ferroviaria Torino-Lione nel cantiere TAV a Chiomonte (Torino), in una immagine del 12 novembre 2013. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

“Da vicepresidente del Consiglio che rappresenta gli italiani non ho l’esame costi-benefici della Tav ma pare che ce l’abbiano a Parigi. Questo è abbastanza bizzarro”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha commentato la decisione del Mit di consegnare il dossier sulla Tav all’ambasciatore francese. Le ottanta pagine sui costi e i benefici del progetto sono volate ieri sera, poco dopo le 18, a Parigi, senza passare per la scrivania del vice premier leghista.

Non si è fatta attendere la risposta del vice premier pentastellato: “Salvini stia tranquillo, neanche io l’ho letta l’analisi costi-benefici. Però, io quando mi sveglio penso al fatto che da Roma a Pescara ci vogliono sette ore in treno, non mi sveglio pensando a un buco per collegare Torino e Lione”.

Le conclusioni del dossier non danno scampo alla discussa linea che collegherebbe il Piemonte alla Francia: i tecnici scelti dal ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli hanno concluso che i costi sono superiori ai benefici per circa sette miliardi. Una posizione che la Francia non condivide.

Solo l’altro ieri il ministro dei Trasporti Elisabeth Borne aveva invitato l’Italia ad andare avanti, a rispettare gli impegni assunti a livello internazionale con Parigi e con l’Europa. Ma il governo continua ad essere diviso sulla questione.

Alla vigilia del vertice di centrodestra in Abruzzo Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, chiede alla Lega di rompere con i 5Stelle. “La consegna dell’analisi costi-benefici alla Francia senza nemmeno avvertire l’alleato di governo rappresenta di fatto la dichiarazione finale di guerra alla Tav, ma anche alla Lega”.

Fonti del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, però, smentiscono una qualsiasi rottura: “M5S e Lega sono in perfetta simmetria informativa sul dossier. L’analisi costi benefici sul Tav Torino-Lione viene preliminarmente condivisa con gli interlocutori diretti rispetto al progetto, che è regolato da un trattato internazionale, ossia Francia in prima battuta e Commissione Ue subito dopo. Successivamente verrà condivisa in seno ai due contraenti del patto di governo”.

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