Due ore di interrogatorio con la procura di Milano. È andato così, il pomeriggio di ieri per l’ultima compagna dell’avvocato Egidio Verzini, che tra giugno e luglio 2011 aveva difeso Ruby El Marough. Gli inquirenti stavano cercando riscontri per sciogliere l’ennesimo mistero del caso-Ruby perché l’ex legale della ragazza, 24 ore prima di morire, ha fornito un memoriale all’Ansa con dentro dettagli inediti riguardanti il processo sulla giovane marocchina (e il caso “Bunga bunga”) che aveva come imputato Silvio Berlusconi?
Al momento della consegna – lo scorso 4 dicembre – l’avvocato aveva infatti sostenuto di essere “in possesso di ulteriori elementi ed informazioni documentate”, ovvero un presunto versamento di 5 milioni di euro datato 2011 ed effettuato da Silvio Berlusconi per comprare il silenzio della ragazza. Nello specifico: 2 milioni sarebbero stati dati a Luca Risso (ex compagno della ragazza), in un conto in Messico e tramite una banca di Antigua, mentre gli altri 3 sarebbero stati “esclusivamente” per Ruby. Oltre a questo, Verzini scrisse che l’operazione sarebbe stata “diretta dall’avvocato Ghedini, con la collaborazione di Luca Risso”. Rivelarlo – aveva chiuso Verzini – era “un dovere etico”: il giorno dopo la consegna – ormai malato da tempo – il legale pose fine alla sua vita in una clinica svizzera, tramite il suicidio assistito.
Per ora, la donna ha fornito dei dettagli in merito ai pm di Milano: andranno approfonditi nelle prossime ore, insieme ad altri interrogatori. Il processo Ruby-ter riprenderà lunedì, con la stessa imputazione a carico di Berlusconi che lascia quindi spazi a nuovi accertamenti: sulla “promessa” dei 5 milioni dal leader di FI alla ragazza, di “versamenti su conti esteri”, e di presunti intermediari non identificati.