La Honda inizia col botto la stagione 2019. In sella alla nuova moto, presentata ieri a Madrid, siederanno due primatisti: un binomio di talenti destinato a fare scintille, in tutti i sensi. Da un lato Marc Marquez, ex enfant prodige e ora campione in carica; dall’altro Jorge Lorenzo, motivato a tornare sul trono, ma alle prese con la riabilitazione dopo l’infortunio dell’anno scorso.
Entrambi si sono mostrati sicuri, desiderosi di cominciare e di ottenere altri successi. Anche perché, dice Marquez, “non vincere qui il titolo sarebbe un fallimento”. Lo spagnolo dichiara battaglia ai suoi avversari, mentre Lorenzo si dice entusiasta di questo nuovo inizio: “Essere alla Honda è il sogno di ogni pilota, ma è anche una responsabilità. La pressione c’è, ma è la stessa che hai quando devi ottenere dei risultati agli inizi di carriera”. Gli avversari di Valentino Rossi, tanto detestati dai tifosi del pilota italiano quanto amati dagli appassionati di motociclismo, sono dunque pronti a una nuova sfida.
Due titani vogliosi di eccellere e che, proprio per questo, rischiano di bruciarsi a vicenda. Il salto dalla MotoGp alla Formula Uno è dunque breve. La mente torna al 2007, quando Lewis Hamilton e Fernando Alonso, piloti della McLaren, erano pronti a portare la scuderia sul tetto del mondo. Favoriti secondo i bookmakers e gli appassionati, diedero inizio a una lotta interna per primeggiare. Tra i due litiganti il terzo gode, direbbero i saggi. E infatti quel mondiale lo vinse Kimi Raikonnen, che raggiunse il titolo iridato con la Ferrari.
La storia rischia di ripetersi in casa Honda. Due galli in un pollaio lotteranno per il territorio, probabilmente tralasciando la scuderia. Solo nei gran premi capiremo se i due spagnoli potranno convivere.