Accordo di vertice raggiunto nella notte per eleggere ufficialmente il nuovo segretario della Cgil. Sarà Maurizio Landini con al suo fianco due vice: Vincenzo Colla e Gianna Fracassi, già componente dell’attuale segreteria.
L’ex sfidante di Landini guadagna dall’accordo anche l’ingresso nella segreteria nazionale di Emilio Miceli, da sempre “colliano” e critico, anche durante il congresso, nei confronti del futuro segretario. Colla non è riuscito invece nell’intento di conquistare la carica di responsabile amministrativo. Un ruolo troppo centrale nella già complessa segreteria Landini, che si troverà nella direzione nazionale anche il gruppo dirigente scelto dall’ex numero uno Cgil Susanna Camusso oltre a sette membri della sua area e tre dell’area di Vincenzo Colla.
L’ufficializzazione dell’accordo dovrebbe arrivare domani con il voto degli oltre 800 delegati del XVIII congresso nazionale riuniti in questo momento nella sede Cgil di Bari. L’elezione di Landini dovrebbe essere ratificata con circa il 90% dei votanti.
“Abbiamo trovato la soluzione per tenere unita la Cgil, lo voleva questa sala, la nostra gente, lo voleva anche il Paese”. Questa la dichiarazione di Colla alla stampa: “Ho tolto la disponibilità a fare il segretario generale perché abbiamo fatto un accordo – continua il sindacalista -. Ho voluto far di tutto per non rompere la Cgil, al voto andrà un unico segretario, che sarà il segretario di tutti”.
“La mia storia non è mai stata una storia di rotture. Nei congressi ho detto che avrei fatto di tutto per non rompere la Cgil – ha quindi concluso il suo intervento – Il mio ruolo futuro lo deciderà il segretario generale”. A testimonianza che nonostante la partita sembri chiusa sono forse possibili colpi di scena.
