E con i 75 di oggi fanno 105. Prosegue la seconda ondata di espulsioni dal Cara di Castelnuovo, dopo lo spostamento dei primi trenta richiedenti asilo avvenuto nella giornata di ieri. Il centro di accoglienza, il secondo più grande d’Italia, chiuderà entro fine gennaio per effetto del decreto sicurezza voluto dal ministro degli Interni Matteo Salvini.
La decisione ha generato le durissime proteste delle opposizioni. La deputata di Liberi e Uguali Rossella Muroni questa mattina ha manifestato davanti a uno degli autobus con a bordo i migranti, impedendone la partenza. Il gesto simbolico è stato accolto con un applauso da un gruppo di persone presenti fuori dalla struttura. Affida a Twitter il suo messaggio di dissenso Maurizio Martina, segretario uscente del Partito democratico, che definisce quello che sta succedendo a Castelnuovo “un fatto drammatico”. “Mettere in mezzo alla strada centinaia di persone – ha scritto – è il risultato concreto del Decreto Salvini”.
La chiusura del centro – che nel 2016 era stato scelto da Papa Francesco per le celebrazioni del Giovedì Santo – farà risparmiare allo Stato circa sei milioni, “soldi che useremo per aiutare gli italiani”, come dichiarato da Matteo Salvini in una diretta Facebook. “Mi ero impegnato a chiudere le strutture dove ci sono sprechi e reati – ha dichiarato poi a Radio Anch’io – ed è quello che sto facendo”, precisando che solo i migranti irregolari verranno espulsi, mentre chi ha diritto a restare “verrà ricollocato con vitto e alloggio”.
Intanto sono in netto calo le domande di protezione umanitaria nel nostro Paese. Come emerge dai dati delle commissioni territoriali del Viminale, le richieste da inizio anno sono ferme al 2%, mentre nel 2018 nello stesso periodo erano state del 26%.