Attraverso un comunicato della portavoce Hua Chunying, il ministero degli Esteri cinese ha chiesto di porre fine “all’isteria” che ha portato negli Usa a una proposta di legge bipartisan al Congresso, che introduca il bando alla vendita di microchip e altri componenti americani a compagnie cinesi che violino sanzioni e leggi di controllo sull’export.
Le dichiarazioni arrivano all’indomani dell’iniziativa statunitense, che cita esplicitamente Huawei e Zte, due dei colossi cinesi sospettati di mettere a punto prodotti utilizzabili per lo spionaggio.
La Germania invece starebbe cercando un modo per escludere Huawei dall’asta per lo sviluppo delle nuove reti di telecomunicazione 5G, a causa dei timori di spionaggio per conto del governo cinese.
Per l’asta prevista in primavera, l’esecutivo non avrebbe intenzione di bandire determinate aziende dal mercato tedesco, ma piuttosto punterebbe a riformulare i requisiti relativi alla sicurezza per renderli fuori dalla portata di Huawei.