I 49 migranti delle Ong Sea Watch e Sea Eye stanno sbarcando a Malta. La svolta dopo l’annuncio del premier maltese Joseph Muscat. “L’operazione per trasferire i migranti sulle navi delle nostre forze armate – ha detto Muscat – inizierà il prima possibile. Alle barche delle Ong sarà chiesto di lasciare le nostre acque immediatamente dopo il trasferimento”.
Dopo un accordo in sede europea, i migranti saranno redistribuiti in otto Paesi europei, tra cui l’Italia. Prevale dunque la linea del premier Giuseppe Conte, che vince il braccio di ferro con il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Scatenato il leader della Lega, secondo il quale si cede alle “minacce dell’Europa”. “L’Europa si propone di accogliere altri immigrati cedendo ai ricatti di scafisti e Ong e questo rischia di diventare un enorme problema”. Queste le parole del ministro dell’Interno, oggi a Varsavia, in conferenza stampa con il collega Joachim Brudzinski.
Il commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos ha lodato gli otto Paesi che partecipano all’accordo per la redistribuzione, per “aver dimostrato reale solidarietà”. I migranti saranno fatti sbarcare in un primo momento a Malta.
La soluzione è stata trovata non solo per le due navi, ma anche per le duecento persone salvate nei giorni precedenti da motovedette delle forze armate de La Valletta. Decisiva la mediazione di Bruxelles per sbloccare la situazione.
“L’Unione europea rilascia i suoi 49 ostaggi”. Così Sea Watch commenta su Twitter la notizia del via libera di Malta allo sbarco dei migranti fermi da giorni in mare.