Le biblioteche come presidi di socialità e cultura contro la dilagante povertà educativa. A occuparsene un approfondito studio di Openpolis che traccia una mappatura completa delle biblioteche di Roma. La premessa di questo focus è una precedente analisi dello stesso istituto secondo cui una famiglia italiana su 10 non ha nessun libro in casa e circa la metà dei minori non legge.
Le biblioteche non offrono alle persone soltanto un testo da leggere ma anche un luogo sicuro dover poter frequentare gli amici e studiare con i colleghi. Questa caratteristica diventa ancora più importante nei quartieri difficili, dove i giovani sono privati di un ambiente familiare sensibile alla cultura e le strade esercitano un richiamo pericoloso. Queste strutture sono quindi baluardi contro la povertà educativa.
Spesso il problema è la mancanza di consapevolezza della loro ubicazione e dei servizi offerti. Openpolis usa i dataset e le informazioni presenti sul sito di biblioteche di Roma e su quello del comune per tracciarne una mappa. Così apprendiamo che nella Capitale sono presenti 39 biblioteche pubbliche gestite dal Comune a cui aggiungere 33 bibliopoint. Si tratta di strutture scolastiche che, attraverso una convenzione con il Comune, possono essere aperte anche nel pomeriggio, così da diventare punti di riferimento per il quartiere.
La loro presenza di queste strutture è distribuita in modo omogeneo nella città. Infatti la maggiore concentrazione si trova nel I municipio, la zona che abbraccia il centro storico. Qui si trovano quattro bibliopoint sette biblioteche tradizionali, seguono il II e il V municipio con quattro strutture ciascuno.