Tre giorni e tre categorie di lavoratori dei trasporti in protesta a Roma. Dopo Ncc (il servizio di noleggio auto con conducente) e tassisti, oggi tocca agli autisti di pullman turistici fermare le attività e reclamare sotto i palazzi delle istituzioni nella Capitale.
Qui il servizio video di Lumsanews.
A suscitare l’ira dei conducenti di bus è il nuovo regolamento comunale che vieta l’accesso dei mezzi nel centro storico a partire dal 2019. La categoria si è quindi riunita già nelle prime ore della mattinata tra piazza Venezia e via del Teatro Marcello, in un tratto di strada che è stato occupato da numerosi bus e che le forze dell’ordine hanno dovuto interdire al traffico cittadino.
Per trovare un accordo tra il Comune e la categoria una delegazione dei rappresentanti di chi gestisce i bus turistici a Roma è stata ricevuta in mattinata dalla sindaca Virginia Raggi, che però non si è mostrata morbida nei confronti di chi stamattina si è schierato sotto il Campidoglio. “È inaccettabile che Roma sia tenuta sotto scacco dai bus turistici: il centro va subito liberato, sciogliete l’assemblea perché state paralizzando la città” ha dichiarato la prima cittadina parlando alla rappresentanza e ha poi aggiunto: “È finito il tempo in cui i bus turistici scorrazzano per la città”.
Una giornata nera per il traffico che si va a aggiungere a quelle già vissute dalla cittadinanza romana negli ultimi due giorni. Martedi avevano dato il via alle proteste gli Ncc, in piazza contro l’entrata in vigore da gennaio della nuova normativa che prevede l’obbligo di tornare in rimessa dopo la corsa, disposizione che limita la quantità di viaggi possibili nel corso della giornata e quindi di ricavi. Alla notizia che il governo avrebbe aperto uno spiraglio per la trattativa con gli Ncc, facendo marcia indietro sull’emendamento, avevano quindi risposto ieri con una seconda manifestazione i tassisti, da mesi ormai protagonisti di una sentita battaglia contro noleggiatori e autisti Uber.