Dopo Luigi Di Maio, ora è Alessandro Di Battista a finire nella bufera per l’azienda di famiglia. Ieri sera, infatti, tramite un post su Facebook, l’ex parlamentare non ha smentito l’accusa lanciata in mattinata da Il Giornale, secondo cui la società di cui è proprietario al 30% avrebbe debiti con dipendenti e fornitori.
“Ebbene sì, andiamo avanti con enormi difficoltà – ha scritto dal Sud America (da cui tornerà il prossimo 24 dicembre). Mio padre, ad oltre 70 anni, lavora come un matto. Il carico fiscale è enorme. L’azienda ha avuto difficoltà a pagare puntualmente i 3 dipendenti, tra cui mia sorella”.
Ma c’è stata anche rabbia, nelle sue parole rivolte al Il Giornale: “Io sono così calmo e tranquillo – ha scritto più avanti – ma se provocate mi tocca tornare ad Arcore sotto la villa del vostro padrone, stavolta per leggere dei pezzi della sentenza sulla trattativa Stato-mafia”. Pronta comunque la risposta in apertura, stamattina, del quotidiano: “Di Battista ammette i debiti, ma non paga e ci minaccia”.