Si avvicina la data per il rinnovo del consiglio comunale di Roma. E per le primarie del centrosinistra si è deciso che ci sarà più tempo per raccogliere le firme (fino al 14, ma forse anche fino al 17 di marzo), Decisa anche l’ apertura a candidati extra-partito e via libera anche agli elettori che non hanno votato alle precedenti consultazioni.
È la proposta sulle Primarie per il Campidoglio che domani la segreteria del Pd Roma dovrebbe portare all’Assemblea romana del partito e sottoporla al suo giudizio. Le Primarie per scegliere il candidato sindaco di Roma si terranno il 7 aprile. Una data che si avvicina sempre più, mentre parallelamente sale nei sondaggi la marea grillina, considerata dal centrosinistra in queste ore la vera minaccia, molto più del sindaco uscente Gianni Alemanno.
Necessario dunque recuperare quanto prima lo spirito delle Primarie, allargando la partecipazione e garantendo una mobilitazione ampia e inclusiva. Le firme per presentare la candidatura dovranno essere dunque, se l’assemblea di domani e dopodomani approverà, almeno 4000 per gli extra-partito.
Le firme necessarie. I candidati del Pd dovranno garantire almeno 1300 firme di iscritti al partito (prima erano 2600). Difficile, visti i tempi, immaginare che si possano celebrare le Primarie anche per i presidenti di Municipio, e anche su questo dovrebbe tra domani e dopodomani esprimersi l’assemblea romana riunita a Sant’Andrea delle Fratte.
A questo punto potranno chiarirsi finalmente le candidature che davvero correranno alle Primarie del 7 aprile. Già in campo, e per nulla intenzionati a un passo indietro, David Sassoli, Umberto Marroni, Paolo Gentiloni e Patrizia Prestipino. Ci sono poi Luigi Nieri e Gemma Azuni di Sel. C’è poi Alessandro Bianchi, mentre per il Psi corre Mattia Di Tommaso. Al Campidoglio si candiderà certamente anche Sandro Medici, storico presidente del XX Municipio, oltre a un candidato del Centro Democratico.
La candidatura più attesa è però quella di Ignazio Marino, che potrebbe a breve, se non già domani, formalizzare la sua discesa in campo.
La campagna abbia inizio. Gianni Alemanno ha iniziato ufficialmente la campagna elettorale per la riconferma in Campidoglio: a bordo di un camper grigio e blu il sindaco di Roma ha iniziato un tour nei municipi della Capitale. Il tour è partito dalla periferia sud della città, dal XII municipio, toccando, tra scuole e mercati, Laurentino 38, Spinaceto e Tor de’ Cenci. «Cominciamo un giro con questo camper un po’ scassato per andare quartiere per quartiere: dobbiamo fisicizzare il rapporto e il contatto con i tanti problemi della gente. Questo è un momento molto difficile e bisogna essere vicini a persone e imprese, ha detto il primo cittadino. Inoltre, è un momento di blocco e grande smarrimento anche perché nessuno sa quale governo arriverà e le istituzioni devono essere vicine ai cittadini». La scelta del XII Municipio è stata fatta, ha spiegato, perché «questo è un luogo molto significativo perché ci sono grandi problemi ma anche grandi progetti di sviluppo: è un buon laboratorio dal quale partire», ha concluso. Parlando poi della candidatura della sinistra per il Campidoglio, Alemanno ha detto che «non mi voglio sottrarre a nessun confronto e sono pronto per tutti i faccia a faccia possibili, su tutti i temi e con tutti i candidati. Ma mentre il centrosinistra sceglie il candidato noi siamo già qui in mezzo alla gente». «Non voglio interferire nell’attività e nelle scelte del centrosinistra. Tuttavia rilevo un continuo movimento di candidature diverse: avevano un candidato, da tanto tempo, che era Zingaretti ma che poi ha preferito andare in Regione, forse perché la considerava una battaglia più facile. Adesso decidano ma l’importante è che cominci subito il confronto», ha poi concluso. Puntuale arriva la solita polemica strumentale del Pd: «L’ormai finito sindaco Alemanno tenta pateticamente di fare il “Renzi de noantri” e si mette ad andare in giro con il camper per illustrare i fallimenti e gli scandali della sua amministrazione», ha dichiarato in una nota Marco Miccoli, segretario del Pd Roma. Pronta la replica del vice coordinatore vicario del Pdl di Roma Marco Di Cosimo, secondo cui «il Pd dovrebbe essere più attento nei suoi commenti. Il sindaco Alemanno ha governato una città lasciata in condizioni disastrose e disastrate proprio dalla sinistra che oggi critica, e lo ha fatto al massimo delle possibilità e in un momento di crisi congiunturale negativa che entrerà nei libri di storia. I risultati raggiunti in questi anni sono tanti, specialmente per quanto riguarda le periferie, totalmente abbandonate durante gli anni di governo delle giunte di centrosinistra – ha aggiunto – perciò, tentare di alimentare polemiche per proprio tornaconto politico, come fa certa sinistra, è un esercizio demagogico completamente inutile».
Lorenzo Caroselli