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Cittadinanzattiva, un malato
sue due non riesce a curarsi
nelle strutture pubbliche

Alti i costi per accedere alle cure

farmaci e ticket per visite mediche

di Giorgio Saracino11 Dicembre 2018
11 Dicembre 2018

L'interno di uno studio medico, Napoli, 7 Febbraio 2016. ANSA/ CESARE ABBATE

Accedere ai servizi sanitari è diventato più difficile: più di un cittadino su due (il 56% nel 2017, +2% rispetto al 2016) denuncia di non riuscire a curarsi nelle strutture pubbliche. Aumentano i tempi per le liste d’attesa, le segnalazioni sono salite dal 54,1% del 2016 al 56% dello scorso anno. Il maggiore disagio riguarda le visite specialistiche.

A fornire i dati è il ventunesimo Rapporto Pit Salute Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato. L’accesso ai servizi sanitari pubblici può trasformarsi in un’operazione complessa sia per i tempi che per i costi, spiega il rapporto. Ma a pesare sono anche i costi: quello dei farmaci, con le segnalazioni che passano dal 19,4% del 2016 al 23,8% del 2017, e quello dei ticket per esami diagnostici e visite specialistiche nonostante la percentuale di persone che si è rivolta a Cittadinanzattiva per questo argomento sia passata dal 33,8% del 2016 al 30,9% del 2017.

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