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HomeEconomia Manovra, tagli per evitare scontro con Ue
sulle pensioni alte spunta un compromesso

Manovra, settimana decisiva
per evitare scontro con Ue
Ipotesi tagli pensioni d'oro

Si studiano tetto massimo al sussidio

e finestre di pensionamento più lunghe

di Giacomo Andreoli10 Dicembre 2018
10 Dicembre 2018

Il governo studia possibili tagli alle misure cardine della Manovra 2019, quota 100 e reddito di cittadinanza, per venire incontro alla richiesta europea di un deficit fermo al 2%. Diverse indiscrezioni di stampa di oggi descrivono gli interventi che si potrebbero concretizzare nelle modifiche al testo in Senato.

L’ipotesi più probabile è quella di redigere due “clausole di salvaguardia” per le riforme: due tetti per tenere sotto controllo la spesa e una riduzione di circa 3 miliardi del fondo da 16 per i due interventi.

Per la quota 100 potrebbero essere spesi 5 miliardi nel 2019 invece dei 6,7 inizialmente previsti. Per non intaccare la platea di beneficiari si opterebbe verso l’allungamento delle finestre di pensionamento: qualora le domande all’Inps superassero il numero previsto, si sposterebbero le persone in finestre successive.

Discorso diverso per il reddito di cittadinanza: in questo caso potrebbe essere definito un vero tetto massimo di spesa, superato il quale chi è in regola e fa domanda per il sussidio potrebbe essere costretto ad aspettare che si liberino nuovi spazi finanziari. Quest’ultimi potrebbero crearsi dal rinvenimento di un posto di lavoro di chi ha beneficiato dei fatidici 780 euro.

Ma tutto questo porterebbe a un risparmio dello 0,2% sul 2,4% di deficit previsto e dunque potrebbe non bastare: si stanno quindi analizzando allora altre limature, per esempio l’indicizzazione all’Isee delle pensioni sociali e lo spostamento di alcuni investimenti verso voci che Bruxelles tiene fuori dal deficit, come il dissesto idrogeologico. Sul taglio delle pensioni d’oro, invece, la soluzione di compromesso tra Lega e M5S che si profila è lo stop per gli adeguamenti degli assegni più consistenti, fino a un livello di 150mila euro lordi, poi veri e propri tagli, fino al 40%, per le somme che superano questa soglia.

In giornata il governo dovrebbe prendere una decisione, per consentire al premier Giuseppe Conte di presentare, mercoledì prossimo, la proposta italiana al presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker.

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