È finito agli arresti domiciliari a Milano un ragazzo di 14 anni, capo di una banda di bulli, per aver costretto un coetaneo a rubare in casa dei genitori.
Dalle indagini svolte dai carabinieri e coordinate dalla Procura per i minorenni è emerso che la vittima tredicenne è stata “costretta a rubare prima dei gioielli e poi dei soldi in casa da offrire alla stessa banda”.
La denuncia di un genitore ha dato il via alle investigazioni, mentre importanti indizi sul fatto sono stati trovati su un cellulare. Il padre stesso ha affermato di essersi rivolto a una professoressa dell’istituto in cui sono iscritti i ragazzi, sentendosi rispondere che non esisteva nessuna forma di bullismo nella scuola.
Dalle indagini, invece, è emerso che gli episodi di bullismo vanno avanti almeno dal 2016, sempre ad opera di una banda di giovanissimi che accerchia e minaccia i compagni.