La maggior parte degli italiani non ama il rischio, si vergogna di avere debiti e ha paura dello spread. Le ricerche di Ispos e Kruck e le indagini di Facile.it e Mutui.it rivelano il comportamento economico degli italiani.
In particolare, l’analisi effettuata da Ipsos e dal gruppo polacco Kruk, che opera nella gestione dei crediti, ha osservato il comportamento economico di 800 persone tra i 18 ed i 74 anni su tutto il territorio italiano. I dati che emergono dalla ricerca rilevano che il 70% delle famiglie possiede risparmi di buona entità, evitando acquisti superflui, a causa dell’incertezza per il futuro. Tra i risparmiatori, il 54% accumula capitale per fronteggiare future difficoltà; il 37% vuole proteggere la propria vecchia; il 32% intende assicurare un futuro agiato ai figli; il 24%, infine, risparmia per pagare le future spese sanitarie.
Le famiglie italiane gestiscono, inoltre, i propri risparmi in modi differenti. Il 37% si avvale di conti correnti o conti deposito; il 29%, invece, pensa sia più sicuro avere il denaro contante tra le mura domestiche; il 25% sceglie fondi di investimento, polizze assicurative (24%), immobili (19%), obbligazioni (15%), pensioni integrative o programmi di risparmio a lungo termine (14%). Solamente il 10% investe direttamente in borsa.
La maggior parte degli intervistati considera, inoltre, i debiti un problema sociale. Quest’ultimo crea turbamento poiché gli intervistati hanno timore di non restituire la cifra dei finanziamenti. Il direttore generale di Kruk Italia, Tomasz Kurr, ha ricordato come “i nostri clienti escono gradualmente dalla situazione d’insolvenza e riacquistano il controllo delle loro risorse economiche. Tutto ciò che serve è un po’ di sforzo, la volontà di risolvere il problema e un dialogo sincero”.
A completare il quadro del comportamento economico italiano, uno studio di Facile.it e Mutui.it rivela come il 44,4% degli italiani si dichiarano spaventati dallo spread e dagli effetti che questo può avere sulle proprie finanze. Lo studio compiuto dall’istituto di ricerca mUp Research ha evidenziato come ad essere più preoccupati siano i residenti nel Sud e nelle isole (48,2%), seguiti da chi vive nel Nord Ovest (45,6%).
