L’iscrizione nel registro degli indagati della Procura di Roma dei sette agenti dell’intelligence egiziana a cui è contestato il reato di sequestro di persona in merito al caso della morte di Giulio Regeni, ha convinto il presidente della Camera Roberto Fico a intervenire con energia sulla vicenda. Ieri dallo scranno più alto di Montecitorio è giunto l’annuncio della sospensione dei rapporti diplomatici con l’Egitto fino a quando non ci sarà una svolta nelle indagini.
Oggi Fico è tornato sulla questione, spiegando che la decisione di ieri è stata presa all’unanimità durante la Conferenza dei Capigruppo.
“È successa una cosa molto positiva. Durante la conferenza, dove erano presenti tutti i gruppi politici, la mia decisione di sospendere qualsiasi rapporto diplomatico con Il Cairo è stata approvata all’unanimità con una presa di posizione molto forte della Lega, di Forza Italia, addirittura del gruppo Misto, del Pd e del Movimento”, ha detto a margine di un convegno sui beni comuni.
“Una linea così forte sulla questione Regeni verso l’Egitto non c’era mai stata fino ad ora. Possiamo dire – ha aggiunto – che oggi la Camera è unita in tutte le sue componenti per sospendere qualsiasi tipo di lavoro con il Parlamento egiziano. Ho già avvisato l’ambasciatore al Cairo, ho sentito ieri il ministro degli Esteri su questa questione e poi ne parlerò con Conte, appena tornerà dal G20 “.
Riguardo un possibile richiamo dell’ambasciatore, il presidente della Camera ha risposto: “Questa è una decisione del ministro degli Esteri e del governo, vedremo. Intanto la Camera non farà nessun gruppo di amicizia, nessun protocollo d’intesa. Io già avevo detto al presidente del Parlamento egiziano che mi interessava molto lavorare sui due protocolli d’intesa, soprattutto sui diritti umani, ma se ci fossero state svolte. Non ci sono state, quindi si interrompono i rapporti”.