Dopo aver fatto “shopping” comprandosi grattacieli e proprieta’ a Londra e Pechino, l’emiro del Qatar ha acquistato sei splendide isole greche nel Mar Ionio, vicino a Itaca, per 8,5 milioni di euro. La notizia è comparsa ieri sul Guardian. Sembra proprio che lo sceicco arabo Hamad bin Khalifa Al Thani, uno degli uomini più ricchi del mondo secondo la rivista economica Forbes (con un patrimonio personale vicino al miliardo e mezzo di euro), si fosse ”innamorato” delle isole nell’arcipelago delle Echinadi quattro anni fa, dopo aver attraccato il suo yacht di fronte a una di queste. L’emiro ha prima comprato l’isola di Oxia (costata ben 5 milioni) dalla famiglia greca-australiana Stamoulis e poi ha chiuso le trattative per gli altri cinque atolli, che erano invece dell’altrettanto ricca famiglia Grivas. L’acquisto è il piu’ importante investimento privato degli ultimi tempi in una Grecia segnata da una profonda crisi economica.
La trattativa conclusa. Il quotidiano britannico Guardian spiega come la chiusura della transazione – l’ultima di uno shopping globale che ha visto il portafoglio immobiliare dello sceicco “aprirsi” da Londra fino a Pechino – è stata accolta con soddisfazione in Grecia e a Doha, dopo 18 mesi di trattativa, fermata dalla “burocrazia”. Al Thani, l’uomo che sta anche dietro l’assegnazione dei Mondiali del 2022 al Qatar, ha 3 mogli e 24 figli. Il primo interesse verso le isole risale a quattro estati fa, quando ormeggiò il suo super-yacht nelle acque turchesi al largo di Itaca. La prima isola, Oxia, era stata acquistata da investitori privati per 7 milioni di euro. Denis Grivas, il proprietario, aveva spiegato come non fosse più in grado di mantenere i costi: “Siamo molto, molto felici di vendere: sono sul mercato da circa 40 anni”.
Le isole. Con le loro spiagge incontaminate, gli antichi oliveti e le insenature naturali, le isole disabitate sono “l’occasione ideale per un solido investimento”, si spiega sul sito in cui erano pubblicizzate. Perle del Mediterraneo adesso in mano allo sceicco Al Thani che già da tempo aveva messo gli occhi sulla Grecia. Già tre anni fa, quando la crisi economica del paese esplose, il magnate arabo si era impegnato a investire fino a cinque miliardi di euro nel settore immobiliare, il turismo, i trasporti e le infrastrutture. Tutto era però rimasto soltanto sulla carta, a causa dei “pericoli della burocrazia” greca denunciati dall’emiro.
Lorenzo Caroselli
