Dopo l’approvazione dell’emendamento “omnibus” al dl Fisco, arriva l’incompatibilità tra il ruolo di governatore di regione e di commissario sanitario. Questo è quanto prevede il nuovo emendamento, approvato dalla commissione Finanze del Senato. La principale novità della norma è la sua applicazione anche ai commissariamenti in corso, dando un margine di novanta giorni per procedere alle nuove nomine.
È stata inoltre inserita una misura di carattere temporaneo in merito al congelamento del cosiddetto “effetto spread” sulle assicurazioni, con la previsione che i soggetti non osservatori dei “principi contabili internazionali” possano valutare i titoli di Stato al costo storico e non al valore di mercato attuale. La commissione Finanze del Senato ha approvato questo emendamento della Lega. Si tratta di una sorta di “scudo antispread” che, secondo le intenzioni del M5S, sarebbe completato con un successivo emendamento alla manovra che estende la possibilità di non applicare i principi contabili Ifrs alle banche non quotate.
La commissione ha inoltre approvato un emendamento di Fratelli d’Italia in merito alla proroga della trasformazione delle banche popolari in società per azioni. È dunque previsto entro fine 2019 il termine per completare la riforma, che slitta dunque di un anno. L’emendamento coinvolge le banche popolari di Bari e di Sondrio. “È il risultato dell’impegno di Fdi”, ha dichiarato il senatore del partito Andrea De Bertoldi.
Si registrano novità anche sul fronte del credito cooperativo. Sono due le modifiche previste nel dl fisco. Oltre al passaggio al sistema di tutela del modello tedesco per le banche di credito cooperativo della Federazione provinciale dell’Alto Adige (le Raiffeisen) si prevede un rafforzamento della vigilanza sui nuovi gruppi per tutelare i principi di cooperazione.