Riprende alla Camera l’esame del ddl anticorruzione, e i capigruppo di Montecitorio puntano ad ultimarlo entro le 17 di oggi pomeriggio, quando è prevista in Aula l’informativa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla bocciatura della Manovra da parte della Commissione Ue. I due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, dopo battuta d’arresto della maggioranza, martedì scorso, su un emendamento al decreto in questione, riferito al primo articolo del testo in materia di peculato, stanno provando a ricompattare i ranghi e a svelenire il clima di sospetti incrociati instauratosi tra i membri dei due partiti della coalizione di Governo.
Ribadendo la propria fiducia nei confronti del M5s e in particolare di Di Maio, il ministro dell’Interno ha detto – a Uno Mattina- “non sarà né il primo, né l’ultimo incidente di percorso” e ha aggiunto “io eliminerei il voto segreto: siccome gli italiani votano i parlamentari, sarebbe giusto che i parlamentari ci mettessero la faccia”. Una posizione su cui Di Maio si è dichiarato d’accordo, ricordando che da cinque anni M5s combatte contro il voto segreto.
Il vicepremier grillino ha parlato invece di tempi più brevi per l’approvazione del testo, come più grande prova riparatrice dell’ accaduto: “ la riparazione è vedere che a febbraio i partiti devono rendicontare tutto”. Intanto il capogruppo pentastellato al Senato Patanuelli smentisce le indiscrezioni di stampa secondo cui M5S accusa per la debacle di martedì sul voto segreto il sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti
I prossimi giorni chiariranno se la maggioranza gialloverde riprenderà compatta il percorso per l’approvazione del Ddl Anticorruzione. Ne sembra convinto il presidente del consiglio Conte secondo il quale “la riforma sul peculato verrà approvata alla Camera in terza lettura per Dicembre”.