Oltre 2 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso ai servizi igienici di base. Per questo motivo l’Onu, dal 2001, dedica il 19 novembre al World Toilet Day, giornata riservata alla sensibilizzazione sull’importanza di avere accesso ad adeguati e puliti servizi igienici. Ad oggi, infatti, per il 30% della popolazione mondiale complessiva è impossibile usufruire di tali servizi.
Gli organizzatori della campagna sottolineano come su 2,3 miliardi di persone, circa 600 milioni condividano il bagno con altre famiglie mentre quasi 900 milioni non lo hanno affatto e utilizzano invece la natura e gli spazi aperti come wc. L’assenza di bagni ha risvolti devastanti su salute pubblica, condizioni di vita, nutrizione, educazione e produttività economica. Basti pensare che secondo le Nazioni Unite, la mancanza di servizi igienici è strettamente legata alla trasmissione di malattie quali colera, diarrea, dissenteria, epatite A, febbre tifoidea e poliomielite. Ogni anno si stima che 280 mila persone muoiano a causa dell’assenza di servizi sanitari.
Nell’edizione 2018 del World Toilet Day, il tema centrale sono le soluzioni naturali al problema. Negli anni passati ci si era invece concentrati sullo spreco di acqua e sulla creazione di posti di lavoro connessi ai servizi igienici essenziali.
Tra le iniziative legate all’edizione di questo anno, in Ghana è stata organizzata una hackathon che ha lo scopo di promuovere soluzioni che passino attraverso il digitale. Nelle scuole dell’India è prevista invece una gara di disegni, mentre in Canada la proiezione del film di Bollywood “Toilet: a Love Story”.