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HomePolitica Berlusconi, caso Tarantini. Rinviato a giudizio sulle false dichiarazioni

Caso Tarantini, Berlusconi
rinviato a giudizio
per false dichiarazioni

"Pagò le bugie sulle escort"

L'avvocato: "Certi dell'assoluzione"

di Patrizio Ruviglioni16 Novembre 2018
16 Novembre 2018

L'escort barese Patrizzia D'Addario alle spalle dell'allora premier Silvio Berlusconi nel maggio 2009. ANSA / LUCA TURI

Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio dal gup del Tribunale di Bari, Rosa Anna Depalo, per il reato di induzione a rendere false dichiarazioni all’autorità giudiziaria sulla vicenda escort. Il processo inizierà il 4 febbraio 2019.

Stando all’ipotesi accusatoria, Berlusconi, all’epoca presidente del Consiglio, avrebbe fornito all’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini centinaia di migliaia di euro in denaro perché mentisse ai pm che indagavano sulle escort portate nelle residenze estive dell’ex premier fra il 2008 e il 2009 e sui suoi interessi in Finmeccanica.

“Siamo tranquilli che Berlusconi sarà completamente assolto”, ha dichiarato a margine l’avvocato Nicolò Ghedini, difensore dell’ex premier insieme al collega Francesco Paolo Sisto. “Il rinvio a giudizio è giustificato dall’imponente materiale che legittima, secondo il giudice, l’esperimento dibattimentale – ha spiegato Sisto. La necessità di approfondimento è propria del dibattimento e non del giudizio di prognosi del gup. La difesa sarà più che sufficiente per ottenere l’assoluzione del presidente Berlusconi”.

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