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HomePolitica “Rispettare regole dell’Ue”. Il presidente della Bce Draghi contro il governo italiano

"Rispettare regole dell'Ue"
Il presidente Bce Draghi
contro il governo italiano

L'Austria alla Commissione europea

"Ci aspettiamo una chiara reazione"

di Giorgio Saracino16 Novembre 2018
16 Novembre 2018

epa07169690 European Central Bank (ECB) President Mario Draghi speaks during the 28th Frankfurt European Banking Congress (EBC) at the Old Opera house in Frankfurt Main, Germany, 16 November 2018. The EBC aims at providing a forum for open and forward oriented discussion of European issues, their role in the world of politics and financial markets and has become an established meeting place for high level representatives from politics, business, finance, and academia. EPA/ARMANDO BABANI

“I Paesi ad alto debito non devono aumentare ulteriormente lo spread, e tutti i Paesi devono rispettare le regole dell’Unione”, così il presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi durante un convegno a Francoforte. Non nomina l’Italia ma il riferimento, dopo la lettera inviata alla Commissione europea, sembra essere palese. E ancora: “La mancanza di consolidamento fiscale nei paesi ad alto debito aumenta la loro vulnerabilità agli shock, che siano auto-prodotti mettendo in forse le regole dell’Unione monetaria, o importati tramite il contagio. Finora, l’amento degli spread è stato in gran parte limitato al primo caso e il contagio è stato limitato.”

Non solo: il presidente della Bce Mario Draghi è tornato a parlare di inflazione. Quella dell’Eurozona continua a oscillare intorno all’1%, non mostrando tendenze al rialzo convincenti. Questo potrebbe avere ripercussioni sull’addio al QE (quantative easing) programmato a fine dicembre: “Se i dati in arrivo confermeranno la convergenza verso gli obiettivi, la Bce procederà come stabilito. Ma il consiglio ha anche notato che le incertezze sono aumentato e dunque a dicembre, con le nuove previsioni disponibili, saremo più in grado di fare una piena valutazione”.

Nel frattempo il governo di Vienna rincara la dose. Dopo aver richiesto con l’Olanda di avviare una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, è tornata a parlare tramite il ministro delle Finanze Hartwig Loeger. “Non abbiamo riscontrato alcun cambiamento da parte dell’Italia. Quindi ci aspettiamo una chiara reazione da parte della Commissione”, ha dichiarato infatti in arrivo all’Ecofin a Bruxelles. Posizione che, a detta sua, risulta condivisa anche tra gli altri Stati. Il tutto all’indomani delle frasi del vicepremier pentastellato Luigi Di Maio: “Austria e Olanda ci chiedono lacrime e sangue”.

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