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HomeCultura Scoperte le stanze segrete di Giotto

Le stanze segrete di Giotto
e una sala del tesoro
portate alla luce a Firenze

I ricercatori di Firenze e Torino

autori del prezioso ritrovamento

di Mariacristina Ponti14 Novembre 2018
14 Novembre 2018

Appuntamento a Firenze, all’Antica Canonica di San Giovanni, il 15 e 16 novembre, per scoprire, assieme ai docenti e ai ricercatori dell’Università di Firenze e del Politecnico di Torino, le stanze segrete del Campanile di Giotto.

Grazie alla ricerca, durata due anni e commissionata dall’Opera di Santa Maria del Fiore, sono stati trovati tre ambienti, presumibilmente utilizzati come bagni, e una “sala del tesoro” nella costruzione che può essere definita il manifesto dell’architettura gotica del capoluogo toscano del Trecento. Il progetto ha anche lo scopo di saggiare lo stato di salute in cui versa la costruzione. Secondo quanto riportato dal professor Paolo Spinelli, il Campanile gode di ottima salute e può fronteggiare eventuali traumi sismici perché studiato affinché possa resistere a vibrazioni di varia intensità.

La realizzazione della torre, alta quasi 90 metri, era stata seguita dall’inizio da Giotto, nel 1334. Alla morte del pittore il completamento del monumento venne affidato ad Andrea Pisano, architetto e scultore toscano e, successivamente, a Francesco Talenti.

È ad Andrea Pisano, però, che si deve la cosiddetta “stanza del tesoro” al piano terra del Campanile, che dal Quattrocento è stata sostituita con l’ingresso alla torre. Il motivo è dato dal fatto che fino a quando la costruzione del Campanile non è stata ultimata, nell’ambiente venivano conservati tesori e meraviglie della vecchia chiesa di Santa Reparata da cui il monumento sorge. La funzione della sala, luogo chiuso e inaccessibile, era quello di salvaguardare i tesori da eventuali scorribande, il tutto attraverso una grata a scorrimento verticale. La presenza dei bagni parrebbe essere invece attestata dalla presenza di feritoie, poste nei tre diversi piani della Cattedrale.

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