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HomeEconomia Tim affonda in Borsa perdendo il 3.3% dopo la cacciata dell’ad Genish

Tim perde il 3.3% in Borsa
Scontro riaperto tra soci
dopo la sfiducia a Genish

Duro l'ex Ad:"un putsch sovietico"

Morgan Stanley taglia il giudizio

di Diana Sarti14 Novembre 2018
14 Novembre 2018

Amos Genish, amministratore delegato di Tim, durante il convegno organizzato dall'Istituto Internazionale delle Comunicazioni (IIC), che festeggia il suo 20/o anniversario, e l'Agcom dal titolo "Vent'anni dopo - Passato, presente e futuro della comunicazione nei 20 anni del Capitolo italiano dell'IIC" presso la sede Rai di viale Mazzini a Roma, 10 novembre 2017. ANSA/ FABIO FRUSTACI

Dopo la decisione dei consiglieri di Elliott di revocare le deleghe all’amministratore delegato di Tim, Amos Genish, l’azienda affonda in Borsa in apertura di contrattazioni, perdendo il 3.3% a 0.52 euro. Il blitz di Elliott ha riacceso lo scontro con l’altro socio Vivendi.
Morgan Stanley ha tagliato il giudizio a equal-weight a causa dell’incertezza sulla società per via della conflittualità sia nel consiglio di amministrazione sia tra gli stessi azionisti. Bloomberg riporta come Bernstein abbia assegnato un nuovo prezzo obiettivo alle azioni di Tim, che equivale ad oltre il 20% in meno dei prezzi da saldo a cui l’azienda già tratta in Borsa. Nel report si legge come dopo la cacciata di Genish Tim sia “alla deriva”. Gli analisti consigliano addirittura di approfittare di eventuali rialzi del titolo per liberarsi delle azioni dell’azienda.
Genish ha commentato la sua defenestrazione definendola:”un vero putsch sovietico ai miei danni”.

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