Inizio di giornata in rosso per Piazza Affari, che dopo i primi scambi è peggiorata rapidamente. La peggiore borsa europea è quella di Milano con -1,9%, seguono poi Francoforte (-1,3%), Parigi (-1,1%) e Londra (-0,9%), con la sterlina che arretra sul mercato in attesa della riunione del governo inglese per discutere della Brexit.
Altri aspetti che influenzano questi segni meno nelle Borse europee, tutte in calo di circa un punto percentuale, sono il calo del greggio e il Pil tedesco sotto le attese, calato dello 0,2 % nei tre mesi conclusi a settembre. Questo è stato il primo arretramento del Pil della Germania dall’inizio del 2015, secondo Eurostat.
Per quanto riguarda l’Italia, c’è stata una crescita zero del Pil e su base annua, nel terzo trimestre 2018, l’aumento è stato dello 0,8%, ovvero il più basso secondo i dati Eurostat finora disponibili. Lo spread Btp-Bund dopo aver toccato quota 317 si è mantenuto sui 313 punti, sopra una decina di punti base rispetto a ieri. Questo è probabilmente dovuto alla dura risposta riguardo la manovra – che mantiene inalterati i principali target di crescita e deficit – nei confronti dell’Unione Europea da parte del governo M5S e Lega, creando così timori nei mercati.
L’indice Ftse Mib arretra dell’1,6%, sotto i 19 mila punti e il rendimento dei titoli decennali italiani sale così al 3,55%.
Infine, Il barile Wti tratta a 55,5 dollari al barile (-0,3%) mentre sono negativi anche i future su Wall Street. A livello settoriale soffrono i titoli tecnologici (-2,07% l’indice Stoxx), quelli dell’energia (-1,9%) e delle materie prime (-1,8%).
A Piazza Affari affondano Mediaset (-6,8%), nonostante conti giudicati dagli analisti migliori delle attese, Poste (-4,2%) e Tim (-3,3%) mentre rimbalza Carige (+21%).