NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:20 del 22 novembre 2024

HomeCronaca Napoli, crolla ala di una palazzina. Si scava tra le macerie
I residenti: “Era un disastro annunciato”

Napoli, crolla ala di una palazzina. Si scava tra le macerie
I residenti: “Era un disastro annunciato”

di Federica Macagnone04 Marzo 2013
04 Marzo 2013

Un boato improvviso e poi solo macerie. Un’ala di un edificio in via Riviera di Chiaia a Napoli è crollata questa mattina poco prima delle 10. Al momento è ancora incerto se ci siano persone coinvolte nel crollo. Paura tra i passanti e i residenti. Sul posto, oltre alle volanti e alle autobotti, sono arrivate anche ambulanze per eventuali feriti.

Il crollo ha riguardato l’area che comprende 6 finestre-balconi del I e del II piano del palazzo al civico 72. Attimi di disperazione si sono registrati dopo il cedimento: residenti e passanti si sono messi a scavare con le mani per cercare eventuali persone sepolte sotto le macerie. Un’auto dei vigili urbani, chiamata in zona poco prima per un intervento, è rimasta sepolta dalle macerie ma gli occupanti sono in salvo perché erano già scesi dalla macchina poco prima che si verificasse il crollo. Coinvolto anche un autobus. Il pullman aveva i vetri rotti e la porta centrale era distrutta. L’automezzo era diretto al deposito e non erano presenti passeggeri a bordo. I pompieri lavorano con precauzione per il timore di altri crolli. Macerie sono cadute anche su un’auto in sosta. Mentre i vigili del fuoco scavavano con le mani, ha ceduto un’altra porzione del palazzo. Sul posto è arrivato anche un caterpillar per rimuovere le macerie. Lo stabile è stato sgomberato; l’edificio è situato a pochi passi da un cantiere dei lavori per la metropolitana di Napoli. I residenti e gli abitanti hanno indicato come concausa possibile del crollo i lavori in corso nel cantiere, per le vibrazioni create dall’uso di macchine escavatrici e martelli pneumatici. Secondo alcuni residenti i palazzi, da quando ci sono i lavori, sarebbero scesi nel terreno per diciotto millimetri.
Dure accuse sono arrivate dal sacerdote don Franco Rapullino: “Stavo dicendo messa quando ho sentito un boato e delle urla, siamo usciti e una nube di polvere ci ha investiti, la gente gridava e c’era una forte puzza di gas. La cosa che mi spaventa è che era un disastro annunciato. Vengono continuamente qui a fare monitoraggi per le crepe nei palazzi o per gli avallamenti in strada che si limitano a riempire con del cemento. Pensavano tutti che fosse eccitazione di popolo contro i lavori per il metrò, invece il pericolo c’era ed è stato sottovalutato”.
Per precauzione i vigili stanno facendo sgomberare anche i palazzi confinanti. Tutta la zona della Riviera di Chiaia, a Napoli, interessata dal crollo parziale di un edificio è senza acqua. Le scuole limitrofe sono state evacuate e il traffico interrotto. La zona interessata dal crollo è stata transennata. Una folla di curiosi assiste alle operazioni di scavo a distanza di una cinquantina di metri. Sul crollo è stata aperta un’inchiesta giudiziaria.

Federica Macagnone

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig